Recupero coattivo del debito

Il recupero coattivo del debito riguarda il recupero crediti giudiziale. Dopo che il tribunale ha emesso l’ingiunzione di pagamento, il debitore ha tre possibilità. Pagare, fare ricorso o ignorare il provvedimento.

 

Notifica, ricorso e pignoramento

Il Codice civile concede al debitore quaranta giorni a partire dalla notifica. Infatti, poiché si tratta di un atto ufficiale, deve essere consegnato all’interessato da un pubblico ufficiale; per l’esattezza, da un ufficiale giudiziario.

Se il debitore non accetta il provvedimento, può ricorrere in appello. In questo caso, il tribunale, per decidere se obbligarlo a saldare il debito oppure no, non potrà più basarsi solamente sulle prove prodotte dal creditore (come la fattura), ma dovrà richiederne altre. Ad esempio, dovrà accertarsi che i lavori siano stati fatti a regola d’arte, che non sia stata violata nessuna clausola del contratto e così via.

Se il debitore si limita a non pagare, bisogna procedere con il pignoramento. È un’azione che può riguardare sia i beni immobili sia quelli mobili. In pratica, vengono confiscati e venduti e con il ricavato si dà soddisfazione al creditore. O ai creditori. È proprio questo uno dei punti più importanti. Ci torniamo dopo.

Il pignoramento può riguardare anche lo stipendio, la pensione e il conto corrente.
Il debitore ha un limite di tempo per presentare il ricorso. Tutto questo è regolato dagli articoli 633 e seguenti del Codice di Procedura Civile.

Ricordiamo che si può procedere con il recupero coattivo del credito solo se il debitore non è un nullatenente.

 

Il recupero coattivo del debito e Credit Pmi

L’articolo 642 del Codice di Procedura Civile dice che “se il credito è fondato su cambiale, assegno bancario, assegno circolare, certificato di liquidazione di borsa, o su atto ricevuto da notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato, o in caso di “pericolo di grave pregiudizio nel ritardo”, il provvedimento (cioè, l’ingiunzione di pagamento) è subito esecutivo.

Tornando a prima, anche per la presenza di altri creditori, il recupero coattivo del debito non è sempre conveniente. Per questo, Credit Pmi mette a disposizione dei propri clienti un team di avvocati che possono consigliarli per il meglio. Cioè, consigliare se conviene o meno intraprendere un’azione legale. Non solo: Credit Pmi usa degli strumenti per monitorare la condizione economica, finanziaria e patrimoniale del debitore.

Sempre in questa ottica, è importante agire in modo veloce, per battere gli altri creditori sul tempo.
Noi di Credit Pmi mettiamo i nostri strumenti, l’esperienza e la professionalità dei nostri consulenti a disposizione dei nostri clienti (in genere piccola-media impresa) anche nel caso di un recupero giudiziale.

Se siete interessati o se volete più informazioni, potete contattarci.