Recupero crediti: come farlo senza perdere i clienti?

Qual è il modo più efficace di fare recupero crediti? E se già usufruite di questo servizio, l’azienda cui vi affidate fa un recupero crediti efficace? Prima di rispondere a queste domande, vediamo alcuni fattori.

 

Quello classico è un modo di fare recupero crediti efficace?

Il recupero crediti è un atto cui si ricorre quando un cliente non paga a un’azienda quanto deve. Come avviene questo recupero crediti? Esistono due modi di farlo. Il più famoso è probabilmente il recupero crediti giudiziale. Si va da un avvocato, incaricandolo di ricorrere al tribunale e sarà il giudice a emettere un atto coercitivo in grado di obbligare il cliente a regolarizzare la propria posizione.

È però prassi far inviare una lettera di diffida dal proprio avvocato al cliente per intimargli di pagare se non vuole che si vada per vie legali.

Tutto a posto? Non proprio. Partiamo dalla lettera. Nella maggior parte dei casi ha un tono velatamente minatorio e comunque non conciliante. Sembra una concessione dell’azienda o un atto dovuto e spesso è una sorta di preludio al tribunale.

Abbiamo ottenuto i nostri soldi o grazie a una sentenza o grazie a una lettera. Siamo contenti. Ma dobbiamo essere davvero così contenti? Non siamo di fronte a una vittoria di Pirro? Perché il rischio di perdere il cliente è molto alto. Anzi, è quasi una certezza.

Siccome i clienti sono la linfa delle aziende, converrebbe essere più morbidi, soprattutto se si tratta di un buon cliente. Il punto è: come ottenere dal cliente quanto ci deve senza perdere quel cliente? Probabilmente, minacciare il cliente di trascinarlo in tribunale non è il modo di fare recupero crediti più efficace, soprattutto se si ragiona a lungo termine.

 

Il nostro modo di fare recupero crediti stragiudiziale

Abbiamo visto che il recupero crediti tramite tribunale prende il nome di recupero crediti giudiziale, mentre quello in cui si cerca di risolvere il problema “tra di noi” (la lettera) si chiama recupero crediti stragiudiziale.

Ecco, il nostro modo di fare recupero crediti stragiudiziale è differente da quello di molti nostri competitor. Cerchiamo di non essere duri nei toni e di mantenere una relazione amichevole.

Dopo aver verificato la correttezza dei recapiti del nostro cliente (agiamo per conto terzi), gli inviamo una lettera di sollecito per invitarlo a pagare. Dopodiché, se non abbiamo avuto successo, gli telefoniamo. Poi gli mandiamo un’altra lettera.

Solo a questo punto, procediamo con la diffida legale, l’ultimo tentativo di evitare il tribunale. Per noi è l’ultimo passo prima del ricorso alle vie legali, per altre aziende l’unico.

Dopo la diffida legale, procediamo con la redazione del ricorso per decreto, un provvedimento formale con cui il giudice emette un’ingiunzione di pagamento.

Noi riteniamo che quest’ultimo atto (il ricorso a un giudice) debba essere fatto solo se non si ha più interesse a mantenere i rapporti con quel cliente.

 

Altre informazioni sul nostro modo di lavorare

Noi non ci limitiamo a quanto scritto sopra. Utilizziamo un software ideato per ricordare le scadenze e avvisiamo i clienti che sta arrivando il momento di pagare, così possono regolarsi. Meglio prevenire, evitando tutta la procedura del recupero del credito, sia esso stragiudiziale o giudiziale.

Facciamo gestire ogni pratica da un professionista del settore, un consulente denominato credit specialist. Se un cliente è irreperibile, sia a casa, sia al telefono, utilizziamo un servizio di rintraccio, servizi investigativi in grado di risolvere i casi più difficili. Di norma, lo facciamo se la prima lettera monitoria e la prima telefonata sono andate a vuoto.

Abbiamo anche sedi in altri Stati, per recuperare i crediti anche al di fuori dei confini nazionali.

Se volete più informazioni, non esitate a contattarci.