Recupero dei crediti: le procedure

Le procedure nel recupero dei crediti hanno delle tappe che occorre seguire in maniera scrupolosa. Almeno per quanto riguarda il nostro modo di lavorare.

 

Procedure nel recupero dei crediti stragiudiziale

Rivediamo tutto ciò che noi facciamo nel recupero crediti stragiudiziale (“amichevole”), che poi è quello che prediligiamo.

 

Credit specialist e normalizzazione dell’indirizzo

La prima fase consiste nella nomina del consulente, denominato credit specialist, al quale viene assegnata la gestione della pratica. Si tratta di un professionista specializzato nella consulenza e nel recupero del credito.

Dopodiché, c’è la normalizzazione dell’indirizzo, cioè la verifica (ed eventualmente la rettifica) dell’indirizzo del cliente debitore. Per essere sicuri che le lettere di sollecito gli vengano recapitate.

 

Le azioni delle procedure nel recupero crediti stragiudiziale

Il credit specialist, come prima cosa, invia la lettera monitoria al cliente per indurlo al pagamento.
Se non ottiene risposta, si passa alla phone collection: il consulente telefona al cliente per persuaderlo a regolarizzare la posizione.

Se non è stato possibile contattare il cliente in nessuno dei due modi, si ricorre al servizio di rintraccio.
Se anche con la telefonata non si ottiene quanto desiderato, si invia una lettera monitoria. Con questa si chiede di nuovo al cliente il pagamento degli insoluti.

Qualora anche questo tentativo vada a vuoto, si passa all’esazione domiciliare. Il credit specialist si reca al domicilio del cliente e cerca di convincerlo a saldare il debito.

Nel caso in cui il debitore non voglia collaborare, c’è la diffida legale, cioè una lettera che comunica al cliente le richieste del creditore; deve essere spedita con Pec o con raccomandata con ricevuta di ritorno.

Diciamo che è l’ultimo tentativo per evitare la via giudiziale.

 

Procedure nel recupero dei crediti giudiziale

Che cosa avviene invece nel recupero crediti giudiziale?

 

Redazione ricorso per decreto

Qualora il creditore decida di procedere per le vie legali, i nostri esperti chiedono al tribunale un decreto ingiuntivo, che è un provvedimento formale con cui il giudice impone di dare al creditore quanto gli è dovuto.

Da quando il giudice lo emette, il debitore ha quaranta giorni per pagare o opporsi alla decisione del giudice; nel secondo caso, c’è il contraddittorio in tribunale. Se il debitore non fa nessuna delle due cose, cioè non paga e non si oppone, ha luogo l’esecuzione forzata; vale a dire il pignoramento dei beni del debitore.

A questo proposito, potete leggere un nostro articolo sulle azioni revocatorie e sequestro cautelativo, ed un altro che parla dell’istanza di fallimento.

 

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Se siete un libero professionista, una piccola partita iva, un negoziante, l’esercente di un locale, insomma, se la vostra attività è di dimensioni piccole o medio piccole, non esitate a contattarci, per avere più informazioni sul nostro modo di lavorare, su come seguiamo le procedure nel recupero crediti ed eventualmente per avere un preventivo.