Recupero stragiudiziale del credito

Il recupero stragiudiziale del credito in genere è la prima azione messa in atto per cercare di recuperare il denaro. Detto meglio, è la prima azione che si tenta per convincere il debitore a saldare la fattura e lo si fa in modo bonario, “amichevole”.

 

Le fasi del recupero stragiudiziale del credito

La prima è l’assegnazione di un consulente dedicato, che si prende cura del cliente per quanto riguarda tutti i crediti che deve recuperare.
Poi c’è la normalizzazione dell’indirizzo. Si tratta di controllare che i recapiti del debitore siano corretti e attivi. Onde evitare numeri inesistenti e lettere non recapitate o recapitate alla persona sbagliata e quindi perdite di tempo.

Queste sono le premesse. Dopo, entrando nel vivo della riscossione noi cominciamo scrivendo al debitore per chiedergli di regolarizzare la propria posizione. In termini tecnici, si chiama “prima lettera monitoria”.
Lasciamo passare un po’ di tempo (non troppo) e se non abbiamo ricevuto risposta o se il debitore non ha ancora saldato passiamo alla fase due.

La fase due è quella della “phone collection”. Il nostro consulente chiama il debitore e con i dovuti modi prova a convincerlo a pagare. Anche in questo caso, se non si ha successo, si passa alla fase successiva, ovvero la “seconda lettera monitoria”. A questa segue l’incontro di persona, “l’esazione domiciliare”. Sempre nel rispetto della legge e della privacy del debitore.

Se la persona collabora si può anche pensare di andargli incontro, per esempio concedendogli una dilazione del pagamento.
Se invece non ne vuole sapere non ci rimane che mandargli una “diffida legale”. Si tratta di un documento ufficiale con cui informiamo il debitore delle richieste del nostro cliente e lo invitiamo a pagare per evitare il ricorso ad un tribunale. La diffida legale deve essere spedita tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite pec perché è un documento ufficiale.

 

Il recupero stragiudiziale o giudiziale?

Meglio il recupero stragiudiziale del credito o quello giudiziale, cioè il ricorso ad un tribunale? Come avrete capito noi preferiamo il primo. Perché? Fondamentalmente per due motivi.

Il primo è legato a chi siamo. Facciamo parte del gruppo internazionale Ge.Ri., di cui siamo “il dipartimento piccole e medie imprese”. Per questo sappiamo bene che per la nostra clientela è meglio non perdere un cliente; e portare un cliente in tribunale è un modo sicuro per perderlo. Ed è anche per questo motivo che, quando ci relazioniamo con il debitore, lo facciamo in modo tale che paghi e che rimanga cliente del nostro cliente.

L’altro motivo è che un recupero giudiziale può costare molto e avere esiti incerti. Oltretutto, non possiamo agire direttamente, ma solo offrire consulenza.

Se volete approfondire il discorso o se volete un preventivo, contattateci. Operiamo anche all’estero.